Un ispettore della polizia penitenziaria è stato arrestato ieri all’istituto di pena di Poggioreale a Napoli per aver tentato di introdurre droga nella casa circondariale. L’agente, identificato come A.Z., è stato scoperto durante un controllo dei colleghi all’ingresso, durante il quale è emersa la presenza di 590 grammi di droga nascosti in un calzino.

Il sostituto procuratore di Napoli, Fabrizio Vanorio, ha ordinato che l’ispettore fosse trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Il sindacato Uspp, rappresentato dal presidente Giuseppe Moretti e dal segretario regionale Ciro Auricchio, ha sottolineato l’importanza di allontanare dal Corpo le “mele marce” che compromettono l’onore della Polizia penitenziaria, la cui missione è estremamente delicata e mira a garantire l’ordine, la sicurezza e il recupero dei detenuti.

Il provveditore per le carceri della Campania, Lucia Castellano, ha commentato positivamente l’operazione, definendola come la terza azione della polizia penitenziaria nella regione. Questo dimostra, secondo Castellano, che le “mele marce” vengono individuate e neutralizzate, grazie agli anticorpi giusti contro questo triste e inaccettabile fenomeno.

In un contesto in cui l’operato della Polizia penitenziaria è ispirato da valori di integrità e professionalità, è importante evidenziare e valorizzare il lavoro svolto dagli agenti che, spesso in modo invisibile, si adoperano per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole all’interno degli istituti penitenziari.

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