Cinque i corpi di ostaggi recuperati a Gaza. Oltre a Maya Goren, anche quattro soldati. Putin incontra Assad, la situazione peggiora
L’esercito israeliano ha recuperato nelle ultime ore nella Striscia di Gaza i corpi di cinque degli ostaggi rapiti il 7 ottobre. In un comunicato l’Idf elenca i loro nomi, alcuni dei quali già noti da ieri sera: Maya Goren, oltre ai soldati Ravid Aryeh Katz, Oren Goldin, Tomer Ahimas e Kiril Brodski. I resti sono stati portati in Israele, fa sapere l’esercito dello Stato ebraico. I corpi dei 5 ostaggi sono stati recuperati dalla 98ma divisione dell’Idf in un tunnel a Khan Yunis dove l’esercito in questi ultimi giorni è tornato ad operare. Decisive – è stato spiegato – sono state “precise informazioni di intelligence” da parte dello Shin Bet, ottenute anche attraverso gli interrogatori di miliziani di Hamas catturati a Gaza. I cinque israeliani furono uccisi durante l’attacco del 7 ottobre e i loro corpi trascinati a Gaza.
“Continueremo a combattere Hamas fino alla sua sconfitta e siamo impegnati al ritorno a casa degli ostaggi”. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, dopo il recupero dei corpi. Gallant ha poi ringraziato l’Idf e le forze di sicurezza per aver portato a termine l’importante missione di recupero.
I presidenti di Russia e Siria, Vladimir Putin e Bashar al Assad, si sono incontrati al Cremlino: lo riferisce la Tass. “Naturalmente sono molto interessato a sentire la sua opinione su come si sta evolvendo la situazione nella regione mediorientale in generale. Purtroppo mostra una tendenza al deterioramento”, ha detto Putin ad Assad secondo Interfax. L’incontro è avvenuto ieri sera ma le immagini sono state trasmesse stamattina dalla televisione russa. Mosca potrebbe svolgere un ruolo di mediazione tra Siria e Turchia.
Gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas e dell’Iran, hanno rivendicato stamani una serie di attacchi compiuti nelle ultime ore contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea. I media libanesi riferiscono di attacchi da parte di Hezbollah lungo la linea blu di demarcazione nei siti di Malkiya, Birket Risha e Hanita. Gli stessi media affermano che Hezbollah ha sparato razzi terra-aria contro jet militari israeliani che hanno a più riprese violato lo spazio aereo libanese.