Fabio Ciciliano, capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, si è recato a San Felice a Cancello per valutare lo stato delle ricerche di Giuseppe Guadagnino, ancora disperso dopo la frana di un costone della montagna avvenuta lo scorso 27 agosto a seguito di un’alluvione. Accolto in Comune dal sindaco Emilio Nuzzo e dal consigliere delegato alla Protezione civile Fiorenzo Della Rocca, Ciciliano ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai soccorritori che, coordinati dal comandante dei vigili del fuoco di Caserta Paolo Massimi e dalla dirigente regionale della Protezione civile Claudia Campobasso, continuano a operare senza sosta. Le attività di ricerca proseguono e è stata presentata la richiesta di stato di calamità naturale. La Regione Campania chiederà al Governo i risarcimenti relativi ai danni provocati dalla frana a Talanico. Nel frattempo, il sindaco punta a un incontro con il governatore Vincenzo De Luca per discutere del finanziamento del raddoppio del collettore fognario e delle progettualità sul dissesto idrogeologico. Sul fronte delle ricerche del corpo di Giuseppe, vengono sperimentati nuovi metodi innovativi, come l’utilizzo di una rete metallica. La famiglia ha potuto dialogare con i medici del reparto di Medicina legale dell’ospedale di Caserta dove si trova il corpo di Agnese Milanese. Il Codacons Valle Suessola ha chiesto alla Regione di fare chiarezza sulla vicenda, denunciando mancanze e criticando la politica. La terra è stata lasciata al degrado per troppi anni, culminando in un disastro che ha causato la perdita di altre due vite. Il Codacons chiede spiegazioni sui danni subiti e sui progetti di bonifica lasciati senza manutenzione. Sono necessarie risposte da parte dei politici e dei tecnici per comprendere come sia stato possibile un simile evento.

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