La situazione dei penitenziari in Campania sembra essere giunta ad un punto di non ritorno. Dopo gli episodi di violenza avvenuti a Bellizzi Irpino carcere di Avellino, la Confederazione Sindacale di Polizia Penitenziaria, nota come CON.SI.PE, si auspica che questi fatti non vengano sottovalutati dalle autorità competenti. La preoccupazione è rivolta soprattutto ai due poliziotti feriti e al dottore sequestrato, vittime di un sistema che sembra essere completamente abbandonato dallo Stato.
Secondo il segretario regionale Campania Asppe confederata Consipe Castaldo Luigi, la carenza di organico è atavica e quantizzabile in circa 1000 unità solo per la Campania. Inoltre, le strutture sono sovraffollate per oltre il 30% della popolazione detenuta. Questo ingolfamento del sistema mette a repentaglio la sicurezza di chi ogni giorno con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere si ritrova in prima linea per pochi spiccioli. Inoltre, il contratto è bloccato da 500 giorni e non rispetta le indicazioni dell’Istat.
È giunto il momento di dimostrare che lo Stato c’è e la politica deve lanciare un segnale chiaro e forte per garantire il buon funzionamento del sistema penitenziario. È necessario dare prestigio ed onore ad un Corpo dello Stato abbandonato da troppo tempo. La situazione attuale non può essere più tollerata, e la politica deve fare la sua parte per porre rimedio a questa situazione critica.