La procura di Nocera Inferiore ha chiesto quasi 50 anni di carcere per otto imputati coinvolti in un giro di spaccio di droga tra l’Agro nocerino sarnese e la Valle dell’Irno. L’inchiesta, denominata “Civico 17”, ha svelato un traffico di stupefacenti gestito a livello familiare, con il centro operativo a Castel San Giorgio. La rete criminale agiva in modo itinerante, operando principalmente nei comuni di Nocera Superiore, Roccapiemonte, Mercato San Severino e Cava de’ Tirreni.

Le indagini sono partite dall’arresto di un 36enne di Nocera Inferiore, trovato in possesso di cocaina e hashish. Questo arresto ha portato alla scoperta di una fitta rete di spaccio, gestita anche dalla compagna dell’uomo, accusata di essere la mente operativa del traffico dopo l’arresto del partner. La donna, oltre a gestire la piazza di spaccio, è accusata di un tentativo di estorsione per recuperare denaro frutto del commercio di cocaina e crack. Secondo la procura, la rete si avvaleva anche di insospettabili collaboratori. Alcuni condomini dell’abitazione di Castel San Giorgio, incensurati, si occupavano di tagliare e confezionare la droga, facilitando la distribuzione sul territorio.

La sentenza del Giudice per l’Udienza Preliminare è attesa per il prossimo novembre, mentre gli imputati restano in attesa di giudizio.

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