Prima di affrontare qualsiasi altro argomento, desidero inviare un abbraccio alla famiglia di Giacomo Amoroso De Respinis, un’altra vittima della strada, e una preghiera per la giovane che si trovava in auto con lui. È fondamentale fare sempre di più in termini di prevenzione ed educazione per i giovani alla guida. Riguardo al G7, è stato un summit vissuto ma non subito. La provincia è stata in grado di vivere e accogliere l’evento in modo eccellente. La comunità è stata molto ospitale nei confronti delle delegazioni e delle forze dell’ordine. L’accoglienza fa parte del DNA degli irpini”. Queste sono le parole del questore di Avellino, Pasquale Picone, che fa il bilancio del lungo lavoro svolto per il G7 dei ministri dell’Interno.

Il questore Picone sottolinea l’imponente macchina messa in moto per l’evento, con numerose unità delle forze dell’ordine impegnate in varie attività di controllo e sicurezza. Un piano robusto che ha coinvolto diverse figure professionali, tra cui agenti della Polizia, Carabinieri, vigili del fuoco e l’Esercito. La chiusura dello spazio aereo e le limitazioni imposte dal prefetto hanno contribuito a garantire la sicurezza dell’evento.

Nonostante le preoccupazioni legate alle proteste, tutto è filato liscio grazie alla sensibilità e al lavoro di squadra delle forze dell’ordine. La collaborazione tra le varie componenti ha permesso di gestire al meglio l’evento, ricevendo elogi da diverse parti. Gli amministratori locali hanno svolto un ruolo fondamentale, unendo 118 Comuni di diverso colore politico attraverso un documento sintetico.

In conclusione, il G7 dei ministri dell’Interno è stato un successo sotto ogni punto di vista, grazie alla preparazione e all’impegno di tutte le figure coinvolte. La sinergia operativa e la gestione efficace dell’evento hanno dimostrato la capacità della provincia di Avellino di vivere e accogliere manifestazioni di rilevanza internazionale.

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