Napoli. La vicenda tra Andrea Pesacane e il suo ex collega era giunta a un punto di non ritorno lo scorso aprile, quando Pesacane aveva deciso di staccare l’orecchio al rivale. Un gesto estremamente grave che aveva portato all’arresto del “cannibale” di Materdei a fine luglio e al suo trasferimento a Poggioreale.

Tuttavia, la permanenza in carcere di Pesacane è stata breve, poiché ieri pomeriggio il giudice Giordano ha concesso gli arresti domiciliari al protagonista di questa storia, accogliendo l’istanza del suo difensore, l’avvocato Luca Mottola. Una decisione sorprendente, considerando il parere contrario del pubblico ministero Vanorio e il rifiuto della vittima di accettare un risarcimento danni proposto dall’indagato.

La vicenda era iniziata lo scorso 6 aprile al mercato dei Vergini, nel rione Sanità, dove Pesacane aveva incontrato casualmente il suo ex collega C.C. Dopo aver lavorato insieme per anni, i due si erano separati quando l’azienda per cui lavoravano si era divisa. Da qui erano nati dei dissapori, culminati nel gesto estremo compiuto da Pesacane.

Grazie alla denuncia presentata e al web patrolling dei carabinieri della compagnia Stella, è stata possibile l’individuazione delle minacce presenti sui social network, che avevano portato all’arresto del 50enne. Ora, con gli arresti domiciliari, Pesacane dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia.

Questa vicenda, che ha destato scalpore nella città di Napoli, dimostra quanto le incomprensioni e i dissapori possano portare a gesti estremi e inaccettabili. Speriamo che la giustizia possa fare il suo corso e che situazioni simili possano essere evitate in futuro.

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