La violenza non ha posto nelle aule scolastiche. Questo è stato dimostrato nel caso della maestra Addolorata Carrabs, condannata a due anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti dei suoi alunni di seconda elementare. Le accuse sono state confermate dopo che la madre di uno dei bambini ha denunciato i continui abusi subiti dal figlio da parte dell’insegnante. I bambini venivano costantemente umiliati, apostrofati con epiteti offensivi e perfino fisicamente aggrediti. Questo comportamento ha generato paura e cambiamenti di umore nei piccoli, che andavano a scuola controvoglia e ripetevano gli atteggiamenti violenti con gli altri coetanei. Grazie alle indagini della Procura di Benevento e dei carabinieri di Grottaminarda, è emerso che la maestra Carrabs strattonava i bambini, li obbligava a sedersi con forza e utilizzava un linguaggio scurrile nei loro confronti. In un’occasione, uno dei bambini è stato anche ferito fisicamente dalla maestra, che lo ha spinto facendolo cadere insieme alla sedia. Questi atti di violenza sono stati giudicati così gravi da integrare il reato di maltrattamenti. La maestra è stata condannata anche al risarcimento dei danni alla parte civile. Questo caso dimostra che la violenza non ha posto in nessun contesto, nemmeno in quello educativo, e che è dovere di tutti denunciarla e combatterla.