Il 18 ottobre scorso la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un minore ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Gennaro Ramondino, avvenuto a fine agosto. Le indagini hanno permesso di individuare il luogo del delitto e le modalità con cui è stato commesso. Il minore avrebbe sparato alla vittima a bruciapelo, uccidendola sul colpo, per poi trasportare il cadavere in una zona di campagna e cercare di eliminare ogni traccia del delitto. Le ragioni del gesto sembrano essere legate a contrasti legati alla gestione dello spaccio di droga e alla divisione dei proventi illeciti. Un altro indagato maggiorenne è stato fermato per favoreggiamento, occultamento e distruzione del cadavere e delle auto utilizzate nei delitti. Durante le indagini è stata trovata anche l’arma utilizzata nell’omicidio, sepolta in una zona di campagna.

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