Nel pomeriggio di caos e paura nel reparto di Terapie Intensive, si è verificato un episodio di violenza verbale e minacce da parte di un accompagnatore nei confronti dei medici dell’ospedale. La situazione è iniziata quando due persone, una delle quali trans, si sono presentate all’ingresso chiedendo una terapia antalgica non autorizzata. Non avevano con sé nessuna prescrizione medica o documento che giustificasse la richiesta, e pretendevano una prestazione sanitaria gratuita immediata.

Il personale del reparto ha spiegato che non era possibile effettuare la terapia e ha consigliato di rivolgersi a un altro ospedale o a una clinica privata. Questo ha scatenato la reazione violenta dell’accompagnatore, che ha iniziato a urlare e minacciare il personale medico. La situazione è degenerata, con oltre mezz’ora di sbattere mani e pugni contro le porte della Rianimazione.

È importante ricordare che il rispetto per il personale sanitario e per le regole delle strutture ospedaliere è fondamentale per garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti i pazienti. La violenza e le minacce non sono mai accettabili, e è fondamentale che situazioni come queste vengano affrontate e risolte nel rispetto delle leggi e delle regole stabilite.

In conclusione, è importante sensibilizzare sulla necessità di un comportamento rispettoso e collaborativo all’interno degli ospedali, per garantire un ambiente sicuro e professionale per tutti coloro che vi lavorano e vi vengono curati.

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