Il carcere di Avellino è stato teatro di una terribile vendetta, dove un detenuto di 24 anni è stato brutalmente aggredito da altri carcerati. La violenza è arrivata a livelli inauditi, con i suoi aggressori che gli hanno reciso un orecchio con un’arma improvvisata, fratturato un braccio e inflitto ferite alla testa. Attualmente è ricoverato in rianimazione, in condizioni disperate, lottando per la vita.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità carceraria e l’opinione pubblica, mostrando una violenza premeditata e brutale da parte di un gruppo di detenuti determinati a compiere una vendetta efferata. Per raggiungere la loro vittima, hanno addirittura aggredito e sequestrato due agenti della polizia penitenziaria per ottenere le chiavi di accesso alla sezione. Questo episodio ha rivelato una grave tensione all’interno del carcere, con dinamiche interne che sembrano sfuggire al controllo.

Il Consipe ha chiesto un intervento deciso da parte del governo su questi gravi episodi che si susseguono nel carcere di Avellino Bellizzi. Aggressioni, rivolte, ritrovamenti di sostanze illecite: è necessario un intervento risolutivo e concreto per ripristinare l’ordine e la sicurezza. Secondo il vicepresidente CON.SI.PE Luigi Castaldo e il delegato nazionale dirigenti Polizia Penitenziaria CON.SI.PE Vincenzo Santoriello, è urgente allontanare i detenuti problematici da questa struttura e trasferirli altrove. È necessario agire prima che si verifichi un evento critico irreversibile.

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