La corruzione e la camorra sembrano essere ormai diffuse ai vertici delle istituzioni, come dimostrano le recenti vicende politiche del territorio. Il cosiddetto “trio perfetto”, composto da Zannini, Bosco e Magliocca, sembra essere convinto di poter fare ciò che vuole, grazie a imbrogli nei concorsi, fatture false, mazzette e pilotaggi vari. Questo atteggiamento autocratico e corrotto sembra essere sostenuto da dirigenti e personaggi delle istituzioni, che considerano gli organi di controllo come dei “fessi”.
La situazione sembra essere così grave che per distinguersi bisogna solo cambiare provincia, poiché o la corruzione è arrivata ai vertici o i vertici sono dei fessi. È necessario combattere questo fenomeno, che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e la democrazia stessa. Solo attraverso la trasparenza e l’onestà si può ricostruire un sistema politico sano e affidabile. Bisogna fare in modo che i responsabili di queste pratiche illegali paghino per i loro crimini e che le istituzioni riprendano il loro ruolo di garanti della legalità e della giustizia.