La Procura ha avviato un’indagine su un presunto caso di frode legato ai lavori sulla strada Provinciale che collega San Leucio e Castel Morrone. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, la ditta incaricata dei lavori avrebbe utilizzato una quantità inferiore di materiale rispetto a quanto previsto dal capitolato. In particolare, si parla di una “sciuliata di binder” e “tre di tappetino” di asfalto, anziché la quantità standard. Questo avrebbe permesso di risparmiare circa 78mila euro.

I lavori sarebbero stati eseguiti dalla Rosato Costruzioni, la stessa ditta coinvolta in un’altra vicenda legata al pagamento dell’allenatore del Vitulazio. Tuttavia, a eseguire i lavori sarebbe stata un’altra ditta, la Costrad di Adolfo Raimondo. In una conversazione tra i due imprenditori, si fa riferimento alla necessità di concludere i lavori in fretta, vista l’assenza di subappalti.

La Procura ha avviato ulteriori indagini, compresi carotaggi per verificare il quantitativo di materiale utilizzato. Lo scandalo ha coinvolto anche il presidente dimissionario della Provincia, Giorgio Magliocca. La vicenda mette in luce una pratica diffusa di frodi e tangenti legate agli appalti pubblici, che danneggiano non solo le casse pubbliche ma anche la qualità delle opere realizzate.

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