Il post di denuncia della figlia di una 48enne di Avellino ha fatto il giro dei social network in poche ore, commuovendo la comunità irpina. La donna era stata in attesa per ore nel pronto soccorso del Moscati di Avellino, dove le era stata diagnosticata una cisti di 14 centimetri su un ovaia, ma non era stato predisposto il ricovero presso l’ospedale. La figlia Viktoria ha denunciato l’attesa e i dolori della madre in un post pubblico, raccontando di come fossero state trattate con totale indifferenza dall’accettazione del pronto soccorso.
Dopo sette ore di attesa, la signora è stata fatta entrare per un prelievo e poi lasciata di nuovo in sala d’attesa su una sedia fino alle 10 del mattino. Le è stata diagnosticata una cisti di 10 cm sull’ovaia, ma non è stato predisposto il ricovero, nonostante avesse bisogno di un urgente intervento chirurgico. La figlia ha raccontato la lunga attesa e il dolore che la madre provava a causa della cisti, che era in realtà di 14 cm e spingeva gli altri organi, rendendo difficile la respirazione.
La clinica Malzoni di Avellino ha deciso di intervenire dopo aver raccolto la disperata richiesta d’aiuto della figlia della signora. Il professore Carmine Malzoni, direttore sanitario e primario del reparto di ginecologia della clinica, ha visitato la signora e l’ha ricoverata d’urgenza per sottoporla ai vari esami e procedere ad un eventuale intervento chirurgico.
Il post della figlia ha suscitato l’indignazione della comunità irpina, che ha chiesto giustizia per la signora e una maggiore attenzione alla salute dei pazienti. La clinica Malzoni ha dimostrato di avere a cuore la salute dei pazienti e di essere pronta ad intervenire in caso di necessità. La denuncia della figlia ha messo in luce le carenze del sistema sanitario e la necessità di maggiori investimenti nella cura della salute dei cittadini.