Aggressioni alla polizia municipale di Napoli: un problema crescente

L’aggressione al luogotenente della polizia municipale, avvenuta sotto il porticato del Duomo, è ormai sparita dalle cronache, ma per i poliziotti municipali la situazione rimane critica. Secondo il sindacato Csa, nel 2022 sono state registrate 102 aggressioni al personale della polizia municipale di Napoli, mentre nei primi quattro mesi del 2023 ne sono già state contate 54. La percentuale di raid sta crescendo con vigore e solo nei primi cinque mesi del 2023 l’unità operativa San Lorenzo ha contato dieci feriti.

In questo contesto, il Csa ha scritto al prefetto e al sindaco per chiedere maggiore attenzione ai pericoli ai quali sono sottoposti i poliziotti municipali. Una delle possibili soluzioni proposte è la dotazione di taser al personale della polizia municipale, “pistole elettriche” in grado di colpire malviventi o aggressori con scariche che riescono a renderli inoffensivi, senza l’utilizzo di armi da sparo. Tuttavia, l’Amministrazione partenopea ha deciso di provare i taser solo di recente, ordinandone per adesso solo quattro per una spesa complessiva di 18.495 euro e venti centesimi.

Secondo la sindacalista Roberta Stella, delegata regionale del Csa e vigile di Napoli, questi oggetti non hanno ancora nessun impatto sulla gestione della sicurezza da parte della polizia municipale, dato che devono ancora superare i test dell’Asl e essere presentati agli agenti che dovranno ricevere una specifica preparazione all’utilizzo. “Perché presentarli come una soluzione, se si tratta solo di un progetto ancora in fase embrionale?”, si chiede Stella.

Il sindacato propone invece una serie di richieste, tra cui un maggiore collegamento con le altre forze di polizia e l’adozione di pattuglie mobili invece di fisse, soprattutto nelle aree dove si concentrano i disperati e gli arrabbiati che individuano nella polizia municipale l’unico simbolo dello Stato e si sfogano contro di loro.

In ogni caso, la situazione rimane critica e il sindacato chiede maggiore attenzione alle reali necessità di chi sta in prima linea. “Non c’è attenzione alle reali necessità di chi sta in prima linea”, denuncia Stella. La polizia municipale di Napoli ha bisogno di maggiore supporto e protezione per svolgere il proprio lavoro in sicurezza.

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