Un giovane di soli diciassette anni, mentre guidava uno scooter, impugnava un mitra con l’altra mano. Questa scena, che sembra tratta dal film di un gangster, è invece la descrizione di un episodio accaduto a Sant’Anastasia. Questo paese, situato nella provincia di Napoli, è stato teatro di un raid che ha visto coinvolti dei giovani che hanno sparato davanti a un bar.

La notizia ha fatto il giro dei media nazionali e ha sollevato molte domande sulla società in cui viviamo. Come è possibile che un ragazzo così giovane abbia una pistola in mano? Quali sono le cause di questo fenomeno?

Il film del raid di Sant’Anastasia ci offre alcuni dettagli sul dramma sociale che sta alla base di questi episodi. La criminalità giovanile è un problema serio, che non può essere risolto solo con le leggi. Ci sono delle cause profonde che devono essere affrontate, come la disoccupazione, la povertà, la mancanza di opportunità.

Ma non è solo un problema economico. C’è anche un problema culturale, legato alla mancanza di valori, alla mancanza di rispetto per la vita e per gli altri. Non è accettabile che un giovane di diciassette anni si senta così arrabbiato da voler sparare per ripicca.

La società deve fare la sua parte, offrendo ai giovani delle opportunità, ma anche educando alla legalità, alla solidarietà, alla tolleranza. Non possiamo accettare che la violenza sia la risposta ai problemi. Dobbiamo invece cercare di costruire una società migliore, in cui i giovani possano trovare un futuro.

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