Il 3 luglio del 2022, Pasquale Pezzella è stato condannato all’ergastolo per aver bruciato vivo Nicola Liguori, mentre quest’ultimo era seduto su una panchina e parlava al telefono con la sua fidanzata. Liguori fu cosparso di benzina e dato alle fiamme mentre faceva una videochiamata con la fidanzata, causandogli gravissime ustioni che lo condussero alla morte dopo dieci mesi di agonia.

Il processo si è concluso con la condanna di Pezzella, nonostante questi abbia sempre negato ogni responsabilità. I suoi legali hanno annunciato un ricorso in Appello, sostenendo che Liguori si fosse ripreso dalle ustioni e che il decesso sia avvenuto per cause indipendenti dall’episodio avvenuto quella notte a Frattamaggiore.

Durante le indagini, è emerso che il padre di Pezzella, Claudio Pezzella, avrebbe contattato la famiglia di Liguori offrendo denaro per le cure, ma chiedendo di non avvertire le forze dell’ordine. Claudio Pezzella è considerato un elemento di spicco delle organizzazioni camorristiche locali e fratello di un boss ergastolano.

Nonostante le polemiche e le controversie legate al caso, la giustizia ha emesso la sua sentenza e Pezzella dovrà scontare l’ergastolo per l’omicidio di Nicola Liguori. La famiglia della vittima può finalmente trovare un po’ di pace dopo mesi di dolore e incertezza.

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