La scorsa settimana il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, ha portato alla Procura una denuncia riguardante un ammanco di oltre 600mila euro che sarebbero stati trasferiti dal bilancio comunale al Consorzio Farmaceutico. Questa grave situazione compromette completamente le finanze del Comune, così come il piano di rientro e le alienazioni. Questo è l’ultimo episodio legato al Consorzio farmaceutico, il cui management è collegato al caso Alfieri, un filone di indagine distinto ma correlato a quello principale.

Dopo anni di indagini, sono stati coinvolti due dirigenti del CFI e un imprenditore nel commercio di farmaci, accusati di bilanci falsi, cassa vuota, debiti elevati e appropriazione di somme ingenti. Si sospetta anche un commercio parallelo di farmaci e manipolazioni nei concorsi pubblici tra enti locali e consorziati. L’inchiesta è molto complessa e delicata.

Si parla anche di sfruttamento dei lavoratori, contenziosi legali e utilizzo scorretto dei contratti a tempo determinato. La Guardia di Finanza di Salerno sta indagando anche sulla manipolazione dei bilanci aziendali e su approvazioni sospette da parte del CFI.

Ora si aggiunge anche un esposto presentato dal sindaco di Cava Servalli, che crea ulteriore agitazione considerando anche la denuncia presentata dal consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano, riguardante il Comune di Salerno. La situazione è molto complessa e richiede un’azione tempestiva da parte delle autorità competenti per fare luce su questa vicenda.

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