L’aggressione subita da una dottoressa presso l’ospedale di Eboli ha sollevato nuovamente il problema della sicurezza nei presidi sanitari. La FP CGIL Salerno ha ribadito l’importanza di adottare misure concrete per proteggere operatori e pazienti, riprendendo le proposte discusse in un tavolo tecnico con il Prefetto di Salerno lo scorso settembre.
Le proposte presentate includono l’istituzione di protocolli con le forze dell’ordine per garantire presidi di pubblica sicurezza nei presidi a rischio, il potenziamento della videosorveglianza e l’aumento del personale di guardie giurate, soprattutto nei Pronto Soccorso. Inoltre, si propone di implementare campagne di sensibilizzazione per migliorare la comunicazione tra operatori sanitari e utenti e ridurre i conflitti.
La disparità di vigilanza tra gli ospedali di Eboli e Battipaglia, entrambi parte dello stesso DEA, è stata evidenziata dalla FP CGIL. Mentre a Battipaglia sono presenti sia la Polizia che guardie giurate, a Eboli la vigilanza è limitata a una sola persona, non sempre presente nel Pronto Soccorso.
I rappresentanti sindacali chiedono un potenziamento della vigilanza 24 ore su 24 nel Pronto Soccorso di Eboli e la possibilità di intervento del personale di sicurezza anche nei reparti. Inoltre, si sottolinea l’importanza di investimenti per migliorare il Servizio Sanitario Nazionale e ridurre le tensioni tra personale e pazienti.
La FP CGIL Salerno evidenzia che garantire la sicurezza negli ospedali non è solo una questione di protezione fisica, ma è fondamentale per migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario e la qualità del servizio offerto alla cittadinanza.