Le indagini sul caso di Alessandra, la bambina morta a Tufino, continuano ad essere al centro dell’attenzione. La morte della piccola avvenuta in un’abitazione di via Roma ha generato molta curiosità e preoccupazione, soprattutto a causa delle due chiamate al 118 che sembrano fornire versioni contrastanti sull’accaduto.
La notte della tragedia, due chiamate di soccorso sono state effettuate al 118 dalla stessa abitazione. La prima chiamata, fatta da un uomo che potrebbe essere il compagno della zia della bambina, parlava di una perdita di sensi a seguito dell’ingestione di un liquido. Poco dopo, una seconda chiamata, questa volta da parte di una donna presumibilmente la zia, parlava di una caduta dalle scale. Quando i soccorritori sono arrivati, purtroppo la bambina era già deceduta.
Al momento, gli inquirenti stanno valutando la versione secondo cui Alessandra si sarebbe alzata dal letto e, nel tentativo di scendere al piano inferiore, sarebbe caduta da una scala a chiocciola. Tuttavia, ci sono ancora molti dettagli da chiarire, tra cui i tempi delle chiamate di soccorso. Si sospetta che le ferite della bambina siano state inizialmente sottovalutate e che il 118 sia stato chiamato solo quando la situazione è peggiorata. La Procura di Nola ha disposto l’autopsia sul corpo della bambina per fare luce su questa tragica vicenda.