Una centrale Iptv nel cuore della periferia nord di Napoli è stata smantellata ieri dalle autorità competenti. Grazie alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Silvio Pavia e dal procuratore aggiunto Alessandro Milita, è emerso che il promotore dell’associazione per delinquere, il 23enne Cristian Fidato, aveva messo in piedi una vera e propria attività illegale. Oltre a trasmettere illegalmente palinsesti, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento, Fidato gestiva una chat dove vendeva video e foto pedopornografici a pagamento.
In soli 4 anni, ha incamerato oltre 850mila euro facendo pagare 10 euro al mese ai suoi migliaia di utenti. Le autorità hanno individuato 6mila utenti che verranno sanzionati, e tre persone sono state sottoposte a misure cautelari. Nell’abitazione del capo della banda sono stati trovati circa 1.600 contenuti pedopornografici, commercializzati a pagamento su WhatsApp. Complessivamente, sono stati identificati 46 siti web, di cui 19 inibiti nel corso delle indagini.
I finanzieri hanno sequestrato una sala server abusiva e moderni apparati informatici, insieme a sostanze stupefacenti derivanti dalla cannabis. Il principale indagato produceva la droga in una serra indoor, attrezzata con sistema di irrigazione, luci e termostato. Il trio coinvolto si mostrava consapevole dell’illegalità del proprio operato, e scherzava sulla situazione.
Questa operazione ha permesso di bloccare una parte significativa dello share illegale presente nel nostro Paese. La tv web pirata “Italia Tv” è stata scoperta e bloccata grazie all’intervento delle autorità.