Dodici anni di reclusione sono stati inflitti all’imprenditore Guglielmo La Regina, mentre sette anni sono stati assegnati all’ex assessore regionale Pasquale Sommese. Queste sono solo alcune delle condanne emesse dalla settima sezione penale del Tribunale di Napoli, presieduta dal giudice De Stefano, al termine del processo di primo grado legato alle presunte corruzioni in alcuni appalti.
Durante il processo, l’accusa si è basata sull’analisi delle intercettazioni ottenute tramite un trojan piazzato nello studio dell’imprenditore La Regina. Oltre alle condanne principali, sono stati condannati anche altri imputati, tra cui Marco Cascella, Alessandro Alvaro, Angelo Giancarmine Consoli, Carmine Coppola, Mario Stefano D’Avigo, Alessandro Gentile, Mario Martinelli, Giancarlo Migliore, Pietro Musto, Alfonso Setaro, Paolo Stabile, Giuseppe Cristiani e Antonio Bretto. Altri imputati, invece, sono stati assolti.
Guglielmo La Regina, difeso dall’avvocato Marco Campora, si appresta ora a conoscere le motivazioni della condanna e potrebbe presentare appello per il secondo grado di giudizio. Anche l’ex assessore Sommese, che ha sempre sostenuto la correttezza della sua condotta, potrebbe fare lo stesso una volta conosciute le motivazioni della condanna. È stata comunque ridimensionata l’accusa nei confronti di Sommese, che è stato assolto da due ipotesi di corruzione.
È importante ricordare che tutti gli imputati sono da considerare innocenti fino a una eventuale sentenza di condanna definitiva. Il processo è ancora in corso e incombe la possibilità della prescrizione.