Noè Fioretti, giovane residente a Panza sull’isola di Ischia, è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione per il tentato omicidio ai danni del cugino Davide Castaldi. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha concesso un cambio di misura, permettendo al giovane di lasciare la propria abitazione ma imponendogli una limitazione della libertà personale. In pratica, Fioretti dovrà vivere e sostenere i costi della vita fuori dall’isola di Ischia, lontano dalla sua casa natia.

Questa decisione del Tribunale del Riesame mette in evidenza come non siano cessati i motivi per far cadere tutte le esigenze cautelari. Fioretti dovrà quindi affrontare un periodo di esilio, lontano dalla propria famiglia e dalla propria vita quotidiana. Non sappiamo se questa misura sia migliore o peggiore dei domiciliari, ma ciò che è certo è che il giovane dovrà fare i conti con una nuova realtà, lontano dal suo ambiente abituale.

È importante che la giustizia venga fatta, ma è altrettanto importante che le misure applicate siano proporzionate e rispettino i diritti dei condannati. In questo caso, il Tribunale del Riesame ha deciso di concedere una limitazione della libertà personale, ma non ha ritenuto opportuno concedere i domiciliari. Adesso spetta a Noè Fioretti affrontare questo nuovo periodo della sua vita e cercare di ricostruire il proprio futuro.

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