Ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Capua hanno messo in atto un’azione investigativa che ha portato al sequestro di un B&B nel centro direzionale di Napoli. All’origine di questa attività c’è una vicenda che ha avuto come protagonista un prete di un piccolo comune dell’Alto casertano, il quale è stato sorpreso in compagnia di due ragazzini rumeni nei pressi di un cimitero. Dalle indagini è emerso che il sacerdote frequentava regolarmente questo B&B, insieme ad altre strutture del centro di Napoli, dove intratteneva rapporti occasionali con ragazzi dell’Est europeo o di paesi africani.

Le accuse nei confronti dei quattro indagati sono di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Gli investigatori sostengono che i gestori della struttura mettevano a disposizione le camere del B&B e, in cambio, percepivano una percentuale sui guadagni degli accompagnatori e delle accompagnatrici.

Un’attività che si interseca con un’altra vicenda che ha avuto come protagonista il prete, il quale è stato imputato dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere con le accuse di violenza su minori, induzione alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico.

I carabinieri, inoltre, hanno disposto il divieto di soggiorno in Campania per il cinquantunenne di Castel Volturno, mentre per gli altri tre indagati è stata disposta la misura dell’obbligo di firma.

In conclusione, le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce una vicenda sconcertante che ha visto coinvolta una struttura ricettiva trasformata in una casa di appuntamenti.

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