Il mondo televisivo piange la scomparsa dell’attore statunitense Barry Newman, morto all’età di 92 anni per cause naturali al NewYork-Presbyterian Columbia University Irving Medical Center. Newman è stato un volto molto noto grazie al ruolo dell’avvocato italo-americano Tony Petrocelli nella serie televisiva “Petrocelli” (1974-1976) e per la sua interpretazione di Kowalski, ex poliziotto in fuga nel film “Punto zero”. Dopo aver calcato i palcoscenici di Broadway, Newman ha deciso di accettare il ruolo di Kowalski nel film “Punto zero”, un uomo incaricato di trasportare un’auto da Denver a San Francisco. Il personaggio di Kowalski, un veterano del Vietnam, ex pilota di auto da corsa e poliziotto congedato con disonore, è diventato memorabile grazie alla sua interpretazione.

Newman è stato anche l’interprete di Anthony Petrocelli nel film “Al di là di ogni ragionevole dubbio” (1970) di Sidney J. Furie, dove il giovane avvocato difende un medico dall’accusa di aver ucciso la moglie. Il personaggio di Petrocelli è stato poi ripreso nella serie televisiva omonima, trasmessa dalla rete americana Nbc dal 1974 al 1976. La serie racconta le vicende di un avvocato italo-americano di Boston che si trasferisce a San Remo, una tranquilla (e immaginaria) cittadina dell’Arizona.

Tra le altre interpretazioni di rilievo di Newman, figurano quella del dottor Frank Whitman nel film catastrofico “Città in fiamme” (1979) di Alvin Rakoff, del dottor Garrett Braden nel medical drama tv “Infermiere a Los Angeles” (1989), del superstite Norman Bassett in “Daylight – Trappola nel tunnel” (1996), diretto da Rob Cohen ed interpretato da Sylvester Stallone, dell’agente Hal in “Bowfinger” (1999), di Jim Avery ne “L’inglese” (1999) di Steven Soderbergh, accanto a Terence Stamp.

La carriera di Newman è stata interrotta nel 2007, quando gli è stato diagnosticato un cancro alle corde vocali, ma poi si è ripreso. Barry Foster Newman è nato a Boston il 7 novembre 1930, si diploma alla Boston Latin School e alla Brandeis University, suona il sassofono e il clarinetto nella banda dell’esercito americano e studia recitazione con Lee Strasberg dopo aver abbandonato l’idea di diventare antropologo. Nel 1957 ha debuttato a Broadway interpretando un musicista jazz nella commedia di Herman Wouk “Nature’s Way” e un anno dopo è apparso con Alice Ghostley in “Maybe Tuesday”. Newman ha recitato in numerosi episodi di telefilm come “La parola alla difesa”, “Get Smart”, “Quincy”, “Miss Marple”, “Avvocati a Los Angeles”, “La signora in giallo”.

La moglie di Newman, Angela, ha annunciato la scomparsa dell’attore solo oggi, dopo che l’11 maggio è avvenuta la sua morte. Il mondo dello spettacolo lo ricorderà sempre come un grande interprete.

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