La città di Napoli è attualmente afflitta da una situazione di caos viabilistico a causa dei dieci cantieri aperti contemporaneamente dal Comune. Il caos sarebbe stato gestibile, se non fosse che mancano all’appello circa trecento agenti della polizia municipale, costretti a prendere le ferie proprio quando servirebbero di più.
La causa di questa assenza di vigili è da ricercarsi nella questione dello smaltimento dei giorni arretrati di ferie del 2022. Ogni anno, infatti, i vigili arrivano al 31 dicembre senza aver utilizzato tutti i giorni di ferie che avevano a disposizione. La ragione va ricercata nella necessità di tamponare le emergenze, rinunciare alle vacanze per eventi speciali o coprire spazi vuoti.
Fino a qualche mese fa, il Comune consentiva ai dipendenti di smaltire i giorni di vacanza arretrati entro il mese di giugno dell’anno successivo. Quest’anno, però, c’è stata una modifica: il personale della polizia municipale è stato costretto a smaltire le ferie del 2022 entro la fine del mese di marzo. La decisione è arrivata a novembre e anche se i sindacati hanno cercato di annullarla e gli agenti hanno sperato di avere più tempo a disposizione, la scadenza è arrivata e la maggior parte di loro si è ritrovata a dover programmare le ferie nel periodo tra febbraio e marzo.
In questo momento di maggior bisogno, la decisione del Comune di costringere i vigili a prendere le ferie è stata un grave errore. La scelta, infatti, è stata fatta in base alla programmazione di eventi previsti per la primavera, come la Pasqua, la tappa del Giro d’Italia e il Maggio dei Monumenti, ma senza considerare che l’Amministrazione ha contemporaneamente aperto cantieri ovunque, paralizzando così la viabilità.
Ciò che è successo a Napoli dimostra come sia necessario un maggiore coordinamento tra il Comune e la polizia municipale, in modo da evitare situazioni di caos viabilistico come quella attuale.