I Carabinieri del Nas hanno eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale. L’obiettivo era accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.

Nella provincia di Salerno, Avellino e Benevento sono state effettuate numerose ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in dieci esercizi. In particolare, sono stati sottoposti a chiusura, in collaborazione con le competenti Asl, un esercizio di ristorazione ubicato nel Cilento, una rivendita di alimenti dell’agro Nocerino-Sarnese e un panificio della Valle Caudina per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali.

Complessivamente, è stata sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari ritenuti non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, per un valore commerciale stimato in ventimila euro. Inoltre, sono state contestate quattro sanzioni amministrative per un importo di oltre seimila euro.

Nelle tre province, sono stati sottoposti all’istituto della diffida un’attività di “importexport”, quattro rivendite di alimenti etnici, un supermercato e un ristorante, affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità, a vario titolo rilevate.

Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a circa due milioni di euro. Questa operazione dimostra l’impegno dei Carabinieri del Nas nella tutela della salute dei cittadini e nella lotta alle attività illecite nel settore alimentare.

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