La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari reali su richiesta della Procura. L’ordinanza riguarda il sequestro di beni e valori per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro. Sette persone fisiche sono state accusate di vari reati, tra cui sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, autoriciclaggio e turbata libertà degli incanti. Inoltre, sono state sollevate due ipotesi di responsabilità amministrativa degli enti.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Salerno, sotto il coordinamento della Procura, sulle società di capitali operanti nella vendita di prodotti petroliferi. Secondo l’ipotesi accusatoria confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari, il principale indagato avrebbe distratto risorse finanziarie da un’impresa con debiti tributari, poco prima della messa in liquidazione.
I profitti illeciti ottenuti sono stati impiegati per l’aggiudicazione di una gara pubblica relativa a un deposito commerciale di oli minerali a Nocera Superiore. Le indagini hanno rilevato diverse anomalie nella gara pubblica, tra cui l’assenza di rilanci da parte di una delle società partecipanti e la stipula di un “negozio giuridico” tra questa società e una delle altre due partecipanti.
Una delle persone giuridiche beneficiarie delle condotte fraudolente commesse dal principale indagato è stata contestata per la “responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato”. Si tratta di una forma di responsabilità ascrivibile agli enti, dotati di personalità giuridica, per reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da persone fisiche che svolgono funzioni apicali o sono subordinate alla direzione o vigilanza di tali soggetti.
Le indagini preliminari si sono concluse con la notifica dell'”avviso di conclusione” nei confronti di nove soggetti indagati, tra cui due imprese. Si sottolinea che il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria è basato su imputazioni provvisorie, le quali saranno esaminate durante il dibattimento e i successivi gradi di giudizio per accertare la responsabilità penale degli indagati.