Il processo per l’omicidio di Giovanni Invito, avvenuto il 17 ottobre 2007 a Mondragone, prosegue con le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Donato Pagliuca. Secondo le sue parole, il mandante dell’omicidio sarebbe stato Nino Fiorillo, mentre gli assassini sarebbero stati Vincenzo Palumbo e Carmine Pollio, affiliati al clan Fragnoli/Pagliuca/La Torre. Tuttavia, nel corso dell’udienza, è emersa anche la tesi che Michele Degli Schiavi e Mario Camasso siano stati gli autori del delitto.

Pagliuca ha inoltre riferito dell’ordine di esecuzione impartito dal clan a carico di Michele Degli Schiavi per punire il padre Angelo, che aveva ucciso uno spacciatore del clan. Solo grazie all’intercessione di Achille Pagliuca, fratello di Donato e ex affiliato al clan, Michele è stato “esiliato” da Mondragone.

Il processo, che ha subito una battuta d’arresto per assenza di sufficienti indizi, è stato riaperto nel 2020 grazie alle dichiarazioni del cugino della vittima e del collaboratore di giustizia Giovanni Cascarino. Inoltre, un’intercettazione in cui Mario Camasso si accordava con una donna per fornirgli un finto alibi ha fornito elementi utili alla riapertura delle indagini.

Attualmente, sono imputati Mario Camasso e Michele Degli Schiavi, mentre la difesa è impegnata dagli avvocati Francesco Liguori e Nicola Alessandro D’Angelo per gli imputati e da Ferdinando Letizia per le costituite parti civili. L’udienza si concluderà alla fine del mese di giugno, quando verranno accordati gli ulteriori testi da escutere.

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