Una residente di Amalfi ha avuto ragione dell’ente che l’aveva accusata di scarico abusivo di acque nere sulla strada pubblica. Il caso era iniziato nell’agosto dello scorso anno quando la Polizia Municipale aveva individuato uno scarico fognario abusivo nella zona di Pogerola. La proprietà dell’appartamento al piano terreno dell’indirizzo in questione era stata accusata dell’infrazione, ma la residente aveva dimostrato la sua estraneità alla questione con una perizia eseguita con l’impiego di colorante alimentare. Grazie alla stessa, era stato possibile verificare che tutte le acque di scarico grigie e nere della proprietà finiscono nei pozzetti e non sulla strada pubblica.
Il tribunale ha ritenuto fondata l’errore in ordine all’accertamento del rapporto di causalità del fenomeno e alla corretta individuazione dei destinatari dell’ordinanza, tra i quali non doveva essere inclusa la donna. Il Tar ha accolto il ricorso e condannato l’Amministrazione alle spese processuali per mille euro nei confronti della donna.
Il caso di Pogerola rappresenta un esempio di come sia importante verificare attentamente le responsabilità prima di emettere un’ordinanza. La giustizia ha dimostrato che la residente era estranea alla questione e che l’ente aveva commesso un errore nell’accusarla. La perizia eseguita con l’impiego di colorante alimentare ha permesso di dimostrare la verità e di evitare ingiustizie.