Arresti domiciliari per due dei sei arrestati per la maxi piantagione di droga a Lioni

Due dei sei arrestati per la maxi piantagione di droga in una casa di Contrada Oppido a Lioni sono stati oggetto di un’attenuazione della misura cautelare. Si tratta di padre e figlia, Salvato Vittorio e Costantina, originari di Castellamare di Stabia ma trasferiti da tempo in Alta Irpinia. Resta in carcere invece Hoxhaj Sonil, residente a Lioni, anche perché non avrebbe saputo dare un domicilio.

Gli altri tre soggetti albanesi coinvolti nel blitz dei militari sono stati scarcerati. Si tratta di Latifaj Kimet, Mucodemi Armando e Latifaj Bardhi, tutti residenti a Lioni. Gli ultimi tre indagati sono difesi dagli avvocati Giovanna Perna e Salvato Costantina, mentre gli altri due dall’avvocato Fabrizio Granata. La Procura di Avellino aveva chiesto per tutti la misura cautelare in carcere, ma il Gip ha convalidato l’arresto e accolto l’opposizione della difesa in particolare sulla ingente quantità contestata ai sei indagati.

Il Gip ha escluso, allo stato degli atti, la responsabilità nella gestione della coltivazione per gli altri tre soggetti albanesi coinvolti. Per loro è arrivata la liberazione, ma restano comunque indagati. Il blitz è scattato nella serata del 25 giugno, quando i Carabinieri hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione. Sono state scoperte tre stanze adibite a serra, dove sono state trovate circa 453 piante di canapa e una quantità significativa di marijuana.

Ai sei arrestati viene contestata la detenzione ai fini dello spaccio di ingente quantità di sostanza stupefacente. A confermare i sospetti degli investigatori, sono state trovate all’esterno della struttura, oltre a movimenti sospetti, anche molteplici motori e impianti di climatizzatore. All’interno dello stabile sono stati rinvenuti un ventilatore, una lampada e un impianto di areazione e concimi.

Le indagini sono coordinate dal pm Vincenzo Toscano. La gravità indiziaria nei confronti di padre e figlia e di Hoxhay è stata confermata dalla presenza di quest’ultimo nella casa durante il servizio di osservazione da parte dei militari. Resta da capire come si evolveranno le indagini e quali saranno le conseguenze per i sei indagati.

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