Obbligo di presentazione alla PG per Nabil El Hazmi, 41enne marocchino residente a San Marcellino, coinvolto insieme ad altri 9 soggetti nell’inchiesta della Dda di Napoli per associazione a delinquere finalizzata a favorire l’illecito ingresso e l’indebita permanenza nel territorio italiano di stranieri clandestini e irregolari.

Nabil El Hazmi, insieme ad altri 9 imputati, è stato coinvolto in un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Caserta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli. L’operazione ha portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare per 17 persone, ritenute gravemente indiziate per associazione a delinquere finalizzata a favorire l’illecito ingresso e l’indebita permanenza nel territorio italiano di stranieri clandestini e irregolari.

L’attività investigativa, avviata nel luglio 2019, ha permesso di individuare una consolidata rete che favoriva l’immigrazione clandestina in Italia attraverso il cosiddetto “matrimonio di comodo” tra cittadini italiani e stranieri. I cittadini italiani ricevevano un corrispettivo in denaro per sposare cittadini extracomunitari, i quali, a loro volta, potevano richiedere il permesso di soggiorno pagando una somma in contanti. La rete operava nei comuni di Napoli, Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano.

Nel corso delle indagini, sono stati scoperti più di quaranta matrimoni fittizi e il volume di affari illeciti è stato quantificato a quasi duecentomila euro.

Nabil El Hazmi è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione in seguito al giudizio abbreviato. Tuttavia, la Dodicesima Sezione del Riesame del tribunale di Napoli ha disposto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, accogliendo l’istanza di appello presentata dal suo avvocato Vincenzo Di Vaio.

Questo caso evidenzia l’importanza di contrastare l’immigrazione clandestina e le reti che ne favoriscono l’ingresso e la permanenza illegale sul territorio italiano. È fondamentale che le autorità competenti continuino a lavorare per smantellare queste organizzazioni criminali e garantire la sicurezza e l’integrità del nostro Paese.

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