Sette persone sono state denunciate per rissa e lesioni ad Ischia, di cui sei sono minorenni. Si tratta degli episodi di violenza che si sono verificati l’altra notte, proprio nel momento in cui si stava discutendo della mancanza di opportunità di svago notturno per i giovani e i turisti sull’isola. L’incidente è avvenuto al “Blanco”, l’unico locale notturno ancora aperto sull’isola. Un locale che può ospitare solo un centinaio di persone, evidentemente troppo poco per soddisfare la richiesta di svago serale e notturno dei giovani. I protagonisti dello scontro sono stati cinque ragazzi isolani e due coetanei napoletani, di cui la maggior parte ancora minorenni. La lite è iniziata all’interno del locale, alle toilette, e si è poi spostata all’esterno, bloccando anche il traffico sulla strada costiera. La situazione è degenerata con calci, pugni e bottiglie rotte, e sei dei sette teppisti sono stati portati in ospedale per curare le ferite alle gambe e alle braccia, anche causate dall’uso improprio di cocci di vetro. Tutti sono stati denunciati a piede libero e uno dei maggiorenni è stato proposto per il foglio di via per i prossimi due anni. Anche i gestori del locale potrebbero avere problemi amministrativi, dato che in passato sono stati segnalati per aver superato il numero massimo di clienti consentito. Questo episodio di cronaca ha acceso ulteriormente le polemiche sulla mancanza di opportunità di svago per i giovani a Ischia. Con una sola piccola discoteca ancora aperta e una dura repressione nei confronti dei bar e dei luoghi di ritrovo con musica all’aperto, molti criticano l’assenza di proposte per il divertimento dei giovani, mentre altri sostengono che di notte non si dovrebbe creare disturbo all’aperto. Pierre Di Meglio, famoso deejay degli anni ’80 e ’90, commenta dicendo che gli imbecilli finiscono per rafforzare la causa di chi ha imposto chiusure e divieti, ma si chiede cosa propongano gli amministratori come alternativa per i giovani isolani e i giovani turisti. Il sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino, afferma che gli amministratori e gli imprenditori devono riflettere seriamente sul futuro del progetto turistico per l’isola, perché dopo la pandemia le persone in vacanza cercano emozioni che solo lo svago e il divertimento possono offrire.

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