Nel carcere di Salerno si è verificata un’ennesima aggressione da parte di un detenuto nei confronti di un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria. Il poliziotto, che era l’unico presente in servizio nella sezione detentiva, ha riportato colpi alla schiena e alla nuca da un detenuto che stava cercando di fuggire. Fortunatamente, i detenuti presenti sono intervenuti per soccorrere il poliziotto e hanno bloccato l’aggressore, evitando conseguenze ancora più gravi.
Orlando Scocca, rappresentante della FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria, ha dichiarato che il carcere di Salerno è ufficialmente sovraffollato al 130%, senza considerare i posti non disponibili a causa di lavori di ristrutturazione e danneggiamenti che aumenterebbero ancora di più questa percentuale. Il personale della Polizia Penitenziaria, nonostante sulla carta non abbia problemi di carenze di organico, si trova oggettivamente in difficoltà a causa dei turni di ferie e delle assenze per prognosi dovute a ferimenti.
Mirko Manna della FP CGIL Nazionale ha sottolineato che non è ancora stata diffusa la circolare annunciata che dovrebbe chiarire le modalità di intervento in caso di risse e sommosse in carcere. Inoltre, non è stata pianificata alcuna azione per cercare di colmare le enormi carenze di organico della Polizia Penitenziaria ereditate dai governi passati, né è stato fatto nulla per ristrutturare le cosiddette “celle aperte”, che in realtà nascondono il sovraffollamento delle carceri, né per affrontare le carenze di poliziotti penitenziari in servizio.
Non sappiamo cosa stiano aspettando Nordio e Russo per intervenire, ma è chiaro che qualsiasi grave evento accada nelle carceri, sarà imputabile alla loro inazione. La situazione è urgente e richiede un intervento tempestivo per garantire la sicurezza dei poliziotti penitenziari e dei detenuti stessi.