Appena arrivato sul posto, il personale del 118 si accorge di essere stato scambiato per netturbini e viene aggredito da un gruppo di persone. L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” denuncia queste violenze sui social, sottolineando che si tratta di un fenomeno preoccupante che si ripete sempre più spesso.
Questo episodio, avvenuto nel quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli, rappresenta la trentasettesima aggressione nei confronti del personale del 118 solo nell’area dell’Asl Napoli 1, e ben 54 aggressioni in totale tra l’Asl Napoli 1 e Napoli 2 dall’inizio dell’anno.
Nel post pubblicato su Facebook, l’associazione sottolinea che il personale del 118 era stato chiamato per un presunto arresto cardiaco in piazza Capri. Nonostante abbiano impiegato solo 12 minuti per raggiungere il luogo dell’intervento, appena arrivati sono stati oggetto di un’aggressione da parte di un gruppo di persone che li aveva scambiati per netturbini.
Questa situazione è estremamente preoccupante e richiede una riflessione da parte delle istituzioni e della società. Il personale del 118 svolge un lavoro fondamentale per la salute e la sicurezza dei cittadini, e non può essere oggetto di violenze e aggressioni.
È importante che si prendano provvedimenti per garantire la sicurezza e il rispetto del personale del 118. È necessario che vengano aumentate le misure di tutela e che vengano attivate campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione a riconoscere e rispettare il lavoro svolto da questi professionisti.
Le aggressioni al personale del 118 non possono essere sottovalutate o considerate come episodi isolati. Si tratta di una vera e propria emergenza che richiede l’attenzione di tutti. È importante che le istituzioni si impegnino a garantire la sicurezza di chi svolge questo importante servizio e che vengano adottate misure concrete per prevenire e contrastare queste violenze.
La salute e la sicurezza dei cittadini sono valori fondamentali che devono essere difesi e tutelati da tutti. Le aggressioni al personale del 118 rappresentano una minaccia a questi valori e non possono essere tollerate. È responsabilità di tutti noi contribuire a creare una società in cui il personale sanitario sia rispettato e protetto nel suo importante lavoro.
