Una tragica notizia arriva da Roma, dove una ragazza di Salerno è stata travolta ed uccisa da una moto mentre viaggiava in scooter. È stato condannato il centauro responsabile dell’incidente, Cristian Lucerna, a una pena di tre anni e quattro mesi. Il processo si è svolto con il rito abbreviato e ha visto la costituzione di parte civile da parte del marito della vittima, Alessandro D’Agostino, maestro della nazionale di scherma, rappresentato dall’avvocato Alessandro De Federicis.

L’incidente è avvenuto nell’ottobre del 2020 in via Nomentana, a Roma. Serena Greco, 38enne originaria di Salerno e madre di due bambini, si trovava a bordo del suo scooter quando è stata colpita dalla moto guidata da Lucerna. La tragedia ha lasciato una famiglia distrutta e un vuoto incolmabile.

Il marito della vittima, oltre ad affrontare il dolore per la perdita della moglie, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo per ottenere giustizia. Alessandro D’Agostino, maestro della nazionale di scherma, è stato rappresentato in giudizio dall’avvocato Alessandro De Federicis, che ha lottato per far emergere la verità e ottenere una condanna adeguata per il responsabile dell’incidente.

La sentenza emessa nei confronti di Cristian Lucerna, che dovrà scontare una pena di tre anni e quattro mesi, è un primo passo verso la giustizia. Tuttavia, nessuna condanna potrà mai riportare in vita Serena Greco e lenire il dolore dei suoi cari. È importante che episodi come questo vengano trattati con la massima serietà e che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza stradale.

La tragica morte di Serena Greco è un monito per tutti noi: la prudenza e il rispetto delle regole stradali devono essere sempre al primo posto. Speriamo che questa sentenza possa rappresentare un segnale forte per tutti i conducenti, affinché si rendano conto delle conseguenze gravi e irreversibili che un incidente stradale può comportare.

Il nostro pensiero va alla famiglia di Serena Greco, che dovrà affrontare il dolore e l’assenza di una persona cara per il resto della loro vita. Speriamo che trovino la forza di andare avanti e che questa tragica vicenda possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una guida responsabile e attenta.

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