CASAPESENNA (g.v.) – La richiesta di misure patrimoniali e personali avanzata nei confronti di Beatrice Zagaria, sorella maggiore del capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, è stata rigettata dalla quarta sezione penale Misure di prevenzione operante all’interno del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e presieduta dal giudice Urbano.
La donna era stata arrestata nel dicembre 2017 insieme alle cognate nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli. Secondo i magistrati antimafia, Beatrice Zagaria era organica al clan e aveva il ruolo di “portavoce” verso l’esterno delle volontà del fratello boss recluso al 41bis. Si occupava anche dei pagamenti degli stipendi ai familiari con i proventi delle attività illecite.
La donna è stata poi scarcerata nel 2020. Secondo i giudici, non sono emerse motivazioni valide per l’applicazione di nuove misure e per questa ragione sono state rifiutate le richieste di natura patrimoniale e personale.
Zagaria è stata assistita dagli avvocati Nando Letizia e Giuseppe Stellato.