Inchiesta sulla diffamazione a un giornalista: coinvolto anche un beneventano

La Procura di Trieste ha aperto un’inchiesta sulla diffamazione ai danni di un giornalista di un’emittente locale, coinvolgendo ben 233 persone, tra cui un cittadino di Benevento. Il 64enne, difeso dall’avvocato Vincenzo Sguera, è accusato di aver messo un “mi piace” su un post su Facebook, accompagnandolo con un commento.

Tutto è iniziato il 15 ottobre 2021, durante una diretta televisiva dedicata allo sciopero dei lavoratori del porto di Trieste. Il giornalista presente aveva espresso dei dubbi sul successo dello sciopero, affermando che solo un molo si era fermato e che l’attività stava procedendo nonostante alcuni problemi di personale.

Queste parole avevano suscitato la replica di alcuni portuali e dei loro sostenitori, uno dei quali aveva iniziato una diretta sui social con il suo telefono. Aveva ripreso il giornalista, gli aveva chiesto perché stesse dicendo quelle cose e poi aveva diffuso il video sul suo profilo Facebook, accusando l’informazione di essere falsa e manipolata.

Le reazioni erano state numerose e tra queste, secondo gli inquirenti, ci sono stati anche i “like” e i commenti offensivi. Tra questi, quello del 64enne di Benevento, che aveva accompagnato il pollice in su con la frase: “I soliti falsari di notizie false politiche”. È doveroso sottolineare che questa è una delle espressioni più moderate in un repertorio che si ripete costantemente contro gli operatori dell’informazione, che hanno sicuramente dei difetti, ma hanno ancora il diritto di non essere offesi.

L’inchiesta della Procura di Trieste si focalizza quindi su queste accuse di diffamazione e sul coinvolgimento di 233 persone, tra cui il cittadino di Benevento difeso dall’avvocato Sguera. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e vedere come verranno trattati i casi di diffamazione sui social media.

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