La morte improvvisa del segretario generale della FIsi, Rolando Scotillo, ha lasciato attoniti e sgomenti i cittadini di Eboli. Scotillo è deceduto nella notte tra sabato e domenica, all’età di cinquantotto anni. Le luci blu dell’ambulanza del 118 hanno illuminato il vicolo della sua abitazione intorno all’1.30 di notte. Sirene spente. Inizialmente sembrava non fosse nulla di grave, ma purtroppo il destino aveva altri piani. Scotillo se ne va proprio nel bel mezzo della sua battaglia per la difesa dell’ospedale di Eboli. Il consiglio comunale di Eboli era impegnato in una discussione riguardo alla richiesta di finanziamento per la costruzione di un nuovo ospedale a Battipaglia. Scotillo aveva dichiarato di essere insieme al consiglio comunale di Eboli per difendere l’ospedale e aveva promesso di organizzare una protesta sotto casa del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. La sua morte improvvisa ha scosso profondamente la comunità di Eboli. Si sospetta che la causa del decesso sia stata un infarto. Scotillo si era sentito male poco dopo cena e l’ambulanza ha impiegato troppo tempo ad arrivare. Inoltre, sembra che l’ambulanza fosse sprovvista di defibrillatore e non ci fosse un medico a bordo. La famiglia Scotillo ha deciso di presentare una denuncia per accertare eventuali responsabilità nella gestione dell’emergenza. Se l’autopsia confermerà che qualcosa poteva essere fatto per salvarlo, il destino potrebbe essere il principale imputato. Scotillo ha dedicato la sua vita alla lotta per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini e una sanità pubblica efficiente. Il sindaco di Eboli, Mario Conte, e l’amministrazione comunale hanno espresso il loro cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia di Scotillo. Anche le altre forze politiche hanno espresso incredulità e cordoglio per la sua morte. Scotillo era un attivo difensore della sanità e un leale sostenitore dei lavoratori. I messaggi di cordoglio si sono susseguiti da parte di diverse sigle sindacali. La segreteria provinciale della Uil Fpl ha dichiarato di continuare la battaglia per la difesa dell’ospedale di Eboli in nome di Scotillo. La morte di Rolando Scotillo ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Eboli, ma la sua memoria e la sua lotta continueranno ad essere ricordate e portate avanti.