Nessuna risposta dall’amministrazione, pronti a presidi e manifestazioni
Benevento. Continua la denuncia del disagio che stanno vivendo gli assegnatari degli alloggi di Capodimonte a Benevento, ancora in attesa di risposte sui tempi della vicenda. Dopo il comunicato del Sunia sulla richiesta di una tempistica sul caso, abbiamo atteso qualche giorno con la speranza di una risposta. Oggi, dopo diversi giorni, non c’è ancora alcuna risposta e i nostri dubbi aumentano. È passato anche il mese di luglio, quindi sono passati ben 10 mesi dall’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare a Capodimonte, dieci mesi in cui siamo in attesa di una data di consegna. Sembrava che la consegna sarebbe stata fatta a dicembre, poi a gennaio e così via fino ad oggi. La situazione è ferma e quando leggiamo comunicati con presunte date, si fa riferimento solo ai tre palazzi di nuova costruzione per gli assegnatari degli alloggi mansardati. Nonostante gli alloggi siano pronti da mesi, gli ascensori siano stati montati e l’accatastamento sarebbe dovuto essere più semplice in quanto i fabbricati erano già esistenti, non c’è alcuna novità. Chiediamo al Presidente dell’Acer, David Lebro, di definire una data di consegna e soprattutto di fare chiarezza sulla situazione dei sottotetti, perché troppe cose ci fanno pensare che qualcosa non vada e che non ci venga comunicato. Sembra ci siano problemi per l’accatastamento e per l’abitabilità degli alloggi, ma nulla trapela dall’Acer e dal Comune. Noi assegnatari siamo in situazioni precarie da settembre, ci sono famiglie che vivono nelle scuole da 10 anni, famiglie che hanno dato disdetta dei contratti di locazione e ora devono lasciare gli appartamenti, famiglie che vivono in case completamente inagibili e l’attesa sta diventando estenuante. Vogliamo avere notizie certe sulla nostra casa, è quasi un anno che viviamo la nostra vita in base alla consegna degli appartamenti e ogni volta che si intravede una luce in fondo al tunnel, emerge qualche problema di natura tecnica e la data viene rimandata a data da destinarsi. Siamo stanchi di parole, vogliamo fatti. Seguiranno, concludono gli assegnatari, presidi e manifestazioni.