Uno dei delitti più atroci avvenuti in Campania è stato il sequestro e l’uccisione barbara di Gelsomina Verde, avvenuti nel novembre del 2004. Questo crimine ha scosso profondamente l’opinione pubblica, sia per le modalità efferate con cui è stato commesso, sia per il fatto che la vittima non aveva alcun coinvolgimento con il mondo criminale.
L’omicidio di Gelsomina è stato perpetrato durante la nota faida del 2004-2005 tra il clan Di Lauro e gli scissionisti Amato/Pagano, che ha coinvolto i quartieri di Secondigliano e Scampia, così come i comuni di Melito, Mugnano, Casavatore e Arzano.
La giovane è stata uccisa perché era legata sentimentalmente a Gennaro Notturno, noto come “o Saracino”, un esponente di spicco degli scissionisti. Per questo brutale episodio sono già stati condannati Pietro Esposito, che ha accompagnato la ragazza all’appuntamento con i suoi assassini, e Ugo De Lucia, coinvolto nell’esecuzione dell’agguato come responsabile di uno dei gruppi di fuoco dei Di Lauro.
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli, riaperte nel 2020, hanno portato all’acquisizione di prove contro Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, i presunti sequestratori e assassini della vittima. Grazie alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, è stato possibile rintracciare i responsabili del crimine.
Il provvedimento restrittivo, eseguito su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli. Pasquale Rinaldi è stato arrestato presso il suo domicilio a Castelvolturno, in provincia di Caserta, mentre De Lucia è stato arrestato a Massa Carrara, dove era già agli arresti domiciliari per un altro reato.
È importante sottolineare che il provvedimento restrittivo è una misura cautelare disposta durante le indagini preliminari e che i destinatari sono ancora sotto indagine e quindi presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.
L’omicidio di Gelsomina Verde rimane uno dei delitti più atroci avvenuti in Campania, e l’arresto dei presunti responsabili rappresenta un passo importante nella ricerca della giustizia per la vittima e per la società nel suo complesso.
