Scagionato dall’accusa di aver pedinato la sua ex grazie alla scatola nera della vettura che avrebbe utilizzato, l’uomo è stato archiviato dopo le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Solofra. La vicenda giudiziaria è nata dalla denuncia di una donna dell’hinterland avellinese, che sosteneva di essere stata pedinata dal suo ex per un periodo di ventitré giorni. Tuttavia, durante l’interrogatorio, l’avvocato difensore ha presentato una documentazione e delle memorie che hanno messo in discussione la versione della parte offesa. Gli accertamenti condotti dai Carabinieri hanno confermato che, nel periodo indicato, non c’è stata alcuna attività di pedinamento da parte dell’indagato. Di conseguenza, la richiesta di opposizione all’archiviazione avanzata dalla parte offesa è stata respinta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino. Questo caso dimostra l’importanza di un’accurata analisi delle prove prima di emettere un’accusa e sottolinea l’importanza delle indagini condotte dalle forze dell’ordine per fare luce sulla verità. La scatola nera della vettura, che inizialmente sembrava essere una prova incriminante, si è rivelata invece uno strumento utile per scagionare l’imputato. È fondamentale che il sistema giudiziario sia in grado di valutare in modo obiettivo tutte le prove presentate, garantendo così la giustizia per tutte le parti coinvolte.