L’ambulanza che trasportava Anass Saanud, un giovane di 20 anni di origini marocchine accusato dell’omicidio di Giuseppe Turco, il 17enne ucciso a piazza Villa a Casal di Principe il 30 giugno scorso, è stata circondata all’ospedale Moscati di Aversa nella notte tra sabato e domenica.

A riportarlo è il segretario regionale dell’Osapp Vincenzo Palmieri in una nota. Secondo quanto denunciato da Palmieri, il giovane avrebbe dichiarato a un operatore sanitario di aver ingerito della candeggina, rendendo necessario il suo trasferimento dal carcere di Santa Maria Capua Vetere all’ospedale di Aversa. Qui l’ambulanza sarebbe stata circondata da un gruppo di persone che aspettavano il detenuto. A causa di ciò, il capo scorta ha deciso di far ritornare immediatamente l’ambulanza in istituto, per motivi di sicurezza pubblica.

Ci sono due possibili ipotesi su quanto accaduto. La prima è che si sia trattato di un tentativo di evasione. “Probabilmente veniva comunicato a parenti e amici l’uscita all’esterno”, denuncia Palmieri. L’altra ipotesi è che si sia trattato di un possibile agguato o di una situazione indipendente dal detenuto. Infatti, il giovane, dopo il delitto, ha atteso i carabinieri a casa senza tentare la fuga, come confermato anche dalla sua avvocato, Mirella Baldascino. Sono in corso accertamenti per verificare queste ipotesi. Palmieri, comunque, elogia il comandante del nucleo operativo traduzioni e piantonamenti di Santa Maria Capua Vetere e tutto il personale di scorta per il comportamento assunto durante l’operazione.

Il delitto di Giuseppe Turco è avvenuto a Casal di Principe la sera del 29 giugno. Secondo quanto ricostruito, il movente sarebbe stata una lite per una ragazza che in passato aveva avuto una relazione sia con la vittima che con il giovane marocchino. Quando la ragazza è arrivata davanti a un bar in piazza Villa, tra i due è nata una discussione. Saanud pensava che i due si frequentassero ancora, così ha preso un coltello e ha inflitto otto coltellate a Giuseppe, che è morto poche ore dopo in ospedale. Successivamente, il giovane ha confessato l’omicidio. Nei giorni scorsi, il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la sua custodia cautelare in carcere.

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