Il 5 agosto 2023, diverse esplosioni sono avvenute vicino al ponte di Crimea, secondo i media locali. Funzionari russi hanno riferito di deflagrazioni nella città di Kerch e del blocco del traffico sul ponte. Secondo fonti russe, un attacco di droni marini nello Stretto di Kerch ha preso di mira la petroliera russa Sig, utilizzata per il trasporto di prodotti chimici. Un gruppo di soccorritori è stato inviato sul posto per gestire la situazione. Nel frattempo, il traffico sul ponte è stato riaperto dopo essere stato sospeso per alcune ore per timore di ulteriori attacchi.

In un altro episodio, la Lituania ha deciso di chiudere due dei suoi sei valichi di frontiera con la Bielorussia a causa delle preoccupazioni per la presenza di mercenari Wagner. Il viceministro degli Interni lituano, Arnoldas Abramavicius, ha dichiarato che il Paese sta preparando la decisione di chiudere due posti di blocco per la prossima settimana e che il confine potrebbe essere completamente sigillato in qualsiasi momento. La Lituania sta valutando una decisione congiunta con la Polonia per chiudere completamente il confine con la Bielorussia. Entrambi i Paesi sono membri della NATO.

Secondo fonti dell’intelligence, l’esplosione della petroliera russa Sig è stata un’operazione speciale dei servizi militari ucraini e della Marina. L’esplosione è stata causata da un drone di superficie carico di 450 chili di tritolo. La petroliera trasportava carburante per le truppe russe ed era in acque territoriali ucraine, vicino al ponte di Crimea. È importante sottolineare che questa nave è stata oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti dal 2019 per aver trasportato petrolio e carburante dalla Russia alla Siria.

Nel contesto della guerra in Ucraina, si tiene oggi e domani un vertice a Gedda in Arabia Saudita per i negoziati sull’Ucraina, con la partecipazione anche della Cina. Nel frattempo, gli attacchi e gli scontri continuano. Una petroliera russa è stata danneggiata in un attacco di droni marini vicino al ponte di Crimea, mentre un’altra nave russa è stata colpita nel Mar Nero. Sono state segnalate esplosioni anche nella città di confine russa di Kursk. Nel frattempo, l’oppositore russo Alexei Navalny è stato condannato a 19 anni di prigione in un processo giudicato “politico” dall’Occidente.

Secondo l’ambasciatore italiano Vincenzo Stefanini, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe accettare un cessate il fuoco solo in autunno. Al vertice di Gedda non sono stati presentati piani di pace concreti. La situazione in Ucraina rimane quindi molto instabile e incerta, con continui scontri e attacchi che mettono a rischio la vita dei civili e dei militari coinvolti. La comunità internazionale deve continuare a seguire da vicino gli sviluppi e cercare soluzioni diplomatiche per porre fine a questa crisi.

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