La famiglia di Adrienne Vaughan è alla ricerca di giustizia dopo la sua tragica scomparsa lo scorso 3 agosto in un incidente tra la barca a motore di sette metri noleggiata dalla famiglia e il veliero Tortuga al largo delle acque del Fiordo di Furore. Il marito, Mike White, ha chiesto alle autorità italiane di condurre un’indagine approfondita sulle circostanze che hanno portato alla morte di Adrienne, al fine di determinare chi sia responsabile e assicurarsi che chiunque sia considerato responsabile ne risponda secondo il sistema di giustizia penale italiano. Attualmente, la Procura di Salerno sta conducendo le indagini e ci sono tre persone iscritte nel registro degli indagati: il conducente di 30 anni della barca a motore e i suoi due datori di lavoro, i proprietari dell’azienda di noleggio barche di Massa Lubrense. I capi di imputazione includono omicidio e naufragio colposi. Mike White ha sottolineato che sta collaborando con le autorità italiane nelle loro indagini e continuerà a farlo fino alla conclusione. Adrienne Vaughan era una turista americana molto conosciuta negli Stati Uniti. Nel 2021 era diventata presidente della casa editrice Bloomsbury, famosa soprattutto per la pubblicazione della celebre serie di romanzi fantasy “Harry Potter”, di cui in precedenza era stata direttore esecutivo. Dal 2015 al 2018 aveva lavorato per il gruppo editoriale Disney. Lascia il marito, Mike, con cui era sposata dal 2008, e i figli Leanna di 12 anni e Mason di 8 anni. La morte di Adrienne Vaughan ha sconvolto la sua famiglia, e Mike White ha chiesto il rispetto della privacy e del dolore dei figli. Mercoledì scorso è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo della 45enne presso l’obitorio dell’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino. I risultati saranno disponibili tra circa sessanta giorni. Il corpo della professionista newyorkese è stato restituito alla famiglia per il rimpatrio e il funerale. Al momento dell’incidente, Adrienne Vaughan si trovava sulla prua del prendisole ed è stata sbalzata in mare a seguito dell’impatto. I tentativi di salvarla sono stati vani. La Procura di Salerno sta indagando, anche con l’aiuto di un team di periti, per determinare le rotte delle due imbarcazioni. Dalle prime ricostruzioni, la barca a motore di sette metri ha impattato violentemente contro il veliero e ora bisogna stabilire anche le cause di una rotta errata e il motivo per cui lo skipper non si è accorto della presenza del mastodontico Tortuga. Il conducente di 30 anni del gozzo è risultato positivo sia ai test di droga che di alcol. Mike White è stato dimesso dall’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno dopo aver ricevuto cure per le contusioni alla spalla e alla mascella subite durante l’incidente. L’uomo ha potuto riabbracciare i figli che, dal giorno della tragedia, alloggiano nella villa di Sant’Agata sui Due Golfi, dove è arrivato anche il nonno volato dagli Stati Uniti subito dopo la tragedia.