Ancora tensioni nelle carceri casertane. Nella prigione di Carinola, un detenuto ha dato fuoco ad un materasso in cella per protesta, causando l’intossicazione di tre agenti penitenziari.

L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di lunedì, ma è stato reso noto solo il martedì successivo dal segretario campano dell’Uspp Ciro Auricchio, che sottolinea: “La cosa che sorprende sono le motivazioni: infatti, sembrerebbe che il gesto sia dovuto ad una protesta perché il detenuto, insoddisfatto del sapore dell’acqua comprata, avrebbe preteso il cambio immediato con un’altra confezione dello stesso tipo, e per ripicca ha dato fuoco al materasso”.

Poi Auricchio aggiunge: “Ormai gli episodi di follia sono all’ordine del giorno nelle carceri. Il clima di impunità diffusosi e la delegittimazione dell’operato dei poliziotti hanno di fatto consegnato le carceri ai detenuti. Detenuti che si fanno giustizia sommaria, con richieste assurde come terapie e prestazioni sanitarie di loro gradimento, che rifiutano di entrare in cella, che offendono e minacciano gli operatori penitenziari senza limiti. Quando la politica si renderà conto che la situazione è ingestibile e che le carceri, invece di essere centri di rieducazione, sono diventate luoghi di diffusa illegalità e zone facilmente gestibili dalla criminalità? Serve immediatamente lo stato di emergenza delle carceri, anche se il personale di polizia penitenziaria è scarso, riesce comunque a mantenere l’ordine e la sicurezza interna”.

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