La truffa della riabilitazione domiciliare sta assumendo sempre più proporzioni, con nove casi di pazienti morti che risultano ancora sottoposti a terapie. L’Asl Salerno ha individuato questi casi grazie alle verifiche incessanti che sta effettuando.

Gli uffici dell’Azienda sanitaria locale hanno esaminato attentamente i fogli presenza delle cure riabilitative domiciliari, sottoscritte dai terapisti e dai familiari o dall’utente. In cinque casi, si è scoperto che i pazienti avevano ricevuto le cure nonostante la loro dipartita, e l’Asl ha pagato per ogni prestazione 48,14 euro l’ora.

L’Asl ha immediatamente segnalato la situazione alla Procura della Repubblica di Salerno, che si sta occupando del caso.

La riabilitazione domiciliare è un servizio importante per i pazienti che necessitano di cure a casa propria, ma purtroppo ci sono persone che ne abusano per trarne profitto. Questi casi di truffa non solo danneggiano l’Asl e i contribuenti che pagano le tasse per finanziare il servizio sanitario, ma soprattutto mettono a rischio la salute dei pazienti che non ricevono le cure di cui hanno bisogno.

È importante che le autorità continuino a vigilare sulla riabilitazione domiciliare e che venga garantita la massima trasparenza e controllo su queste prestazioni. Solo così si potrà prevenire e combattere efficacemente le frodi e proteggere la salute dei pazienti.

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