Il parroco Don Carmine Giudici ha condannato duramente l’aggressione subita dal rappresentante del WWF Sorrento, Claudio D’Esposito. Anche la Chiesa sorrentina si è espressa sulla vicenda dell’imprenditore edile, con precedenti per associazione camorristica, che avrebbe aggredito l’ambientalista. L’inchiesta sul caso è stata affidato alla Procura di Torre Annunziata, diretta da Nunzio Fragliasso, e martedì si svolgerà una manifestazione civica di solidarietà e denuncia contro ogni forma di violenza.
Don Carmine Giudici, parroco della Cattedrale di Sorrento, ha preso spunto dalla Via Crucis promossa dalle parrocchie di Sorrento nell’ultimo venerdì di quaresima per intervenire sull’incidente. Il parroco ha posto un’interrogativo alla comunità sorrentina, chiedendo “che figura facciamo?” e invitando i presenti a “entrare in scena” scegliendo una posizione tra quelle dei personaggi della Via Crucis.
La domanda del parroco ha un’importanza particolare per la comunità sorrentina, che spesso è afflitta da un perbenismo che soffoca i comportamenti e i sentimenti di chi teme di fare brutte figure. Don Giudici ha sottolineato la necessità di una conversione interiore, chiedendo ai credenti dove si collocano dinanzi al povero Cristo.
La vicenda di Claudio D’Esposito, l’ambientalista aggredito, richiede una presa di posizione chiara e netta da parte della comunità sorrentina. Don Giudici ha chiesto di assumere una postura senza esitazione e di schierarsi contro la violenza e le devastazioni selvagge.
La domanda “che figura facciamo?” si riferisce alla comunità sorrentina, che spesso si dissolve e non si accorge di ciò che le accade. Don Giudici ha invitato a indossare vesti di umiltà e ad alzare la voce contro l’arroganza e la prepotenza di chi aggredisce il povero Cristo o il povero Claudio, o la nostra povera terra.