Battipaglia, cronaca, femminicidio, lutto

Battipaglia è sconvolta per il femminicidio di Maria Rosa Troisi, una donna di 37 anni uccisa dal marito Marco Aiello, di 40 anni, idraulico. Secondo quanto riportato da “La Città”, i carabinieri sono intervenuti dopo una segnalazione di una lite familiare. La vittima è stata trovata morta in cucina con una coltellata alla gola. Fin dall’inizio, il marito ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio. Il movente sembra essere la gelosia e il sospetto di tradimento, ma nulla è stato ancora confermato e le indagini sono ancora in corso. La sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Licia Vivaldi, sta indagando sul caso con l’aiuto dei carabinieri della Sezione operativa e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Battipaglia.

La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, ha commentato il femminicidio dicendo: “Quella scia di sangue che è stata definita ‘femminicidio’, e che ogni anno vede la morte di decine e decine di donne, spesso uccise dai propri mariti, compagni o comunque persone di famiglia, ha lasciato la sua impronta anche a Battipaglia. Un dramma! Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia ed in particolare ai figli della coppia. Le istituzioni locali saranno vicine alla famiglia. Per il resto, l’invito che continuiamo a rivolgere in modo pressante a tutte le donne è quello di denunciare senza esitare le situazioni di pericolo in cui possono venirsi a trovare, le minacce e le violenze di cui sono vittime. Il Comune si è organizzato con strutture per dare un’accoglienza alle donne che devono allontanarsi dalle famiglie per sottrarsi a situazioni di rischio. Così come l’Amministrazione è pronta a costituirsi parte civile in ogni procedimento giudiziario a danno di chi usa violenza in qualsiasi forma alle donne”.

È un fatto terribile quello avvenuto a Battipaglia, che ci ricorda ancora una volta quanto sia urgente e necessario combattere il fenomeno del femminicidio. È importante che le istituzioni si facciano carico di questa battaglia e che si creino strutture e servizi per proteggere le donne vittime di violenza. Ogni donna ha il diritto di vivere libera da minacce e violenze, e spetta a tutti noi contribuire a creare una società più sicura e rispettosa.

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