Attacco a un dipendente del centro sociale a Salerno: ancora una volta i sindacati denunciano un lavoratore aggredito sul posto di lavoro. In una nota, il segretario della Funzione Pubblica della Cgil, Antonio Capezzuto, e il segretario della Funzione Pubblica della Uil, Gerardo Bracciante, esprimono la loro piena solidarietà al dipendente vittima di un brutale attacco da parte di un utente insoddisfatto per i ritardi nella gestione del reddito di cittadinanza.

L’aggressione ha coinvolto un delegato sindacale della FP CGIL, assistito, suo malgrado, anche dal segretario organizzativo della UIL FPL, che si era recato al centro sociale proprio per ascoltare i lavoratori. Questa aggressione evidenzia il malcostume sociale che colpisce gli operatori del settore, con attacchi fisici e verbali, dovuti alla frustrazione e all’irritazione dei cittadini a causa della mancanza di sostegno economico e sociale.

Purtroppo gli uffici sociali sono diventati delle vere e proprie frontiere, dove si cerca di garantire sostegno alle persone in situazioni di fragilità economica e sociale. La soppressione improvvisa di misure di sostegno al reddito familiare ha portato i cittadini a essere spesso esasperati e agitati. La delicatezza del servizio svolto da assistenti sociali, sociologi, psicologi, educatori e personale amministrativo assegnato agli uffici sociali non può essere ignorata o sottovalutata. Questi professionisti non possono essere lasciati soli.

È indispensabile che le istituzioni e le autorità competenti prendano seri provvedimenti per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti negli uffici sociali. Occorre implementare misure di prevenzione e di protezione, formare adeguatamente il personale per affrontare situazioni difficili e garantire una presenza costante delle forze dell’ordine per dissuadere comportamenti violenti.

Inoltre, è fondamentale che l’importanza del lavoro svolto dagli operatori sociali venga riconosciuta e valorizzata. Essi sono i pilastri della nostra società, coloro che si prendono cura delle persone più vulnerabili e che cercano di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini. È necessario investire nelle risorse umane e materiali degli uffici sociali, affinché possano svolgere al meglio il proprio ruolo e garantire un servizio di qualità a tutti i cittadini.

L’aggressione subita da questo dipendente del centro sociale a Salerno deve essere un campanello d’allarme per tutti noi. Non possiamo permettere che situazioni simili si ripetano. È responsabilità di tutti, istituzioni, autorità e cittadini, lavorare insieme per creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, dove gli operatori sociali possano svolgere il proprio ruolo senza paura e dove i cittadini possano ricevere il supporto di cui hanno bisogno in modo dignitoso e pacifico.

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